Ineludibili le proprietà dell’uva bianca o nera come valido alleato della nostra salute. Anche se questo è storia vecchia dato che greci e romani ne facevano già ampio uso.
L’uva nasce dalla vite, un rampicante dal tronco contorto e dalla corteccia sfilacciata dotata di grandi foglie e germogli dal nome pampini. La vite pur considerandosi una pianta mediterranea per eccellenza vanta un origine euroasiatica. Tra i paesi che più coltivano questo portentoso frutto l’Italia è la maggiore produttrice mondiale.
Il frutto è costituito da un grappolo formato da un graspo al quale sono attaccati grossi acini alcuni tondi altri più lunghi.
Dal sapore dolce e succoso l’uva è un frutto molto dissetante.
Ma guardiamo più da vicino questo frutto: tra bianca e nera quale dei due tipi d’uva è un valido alleato della nostra salute?
Entrambe!
L’uva fresca dal punto di vista chimico è composta dal 70% di acqua ma il suo apporto calorico si differenzia tra i due tipi. Infatti, 100 g di uva bianca apportano 86 kcal, mentre 100g di uva nera 53 Kcal.
Entrami i tipi di uva fresca sono ricchi di sali minerali tra i quali annoveriamo: potassio,calcio,fosforo e magnesio ma anche di vitamine come la A, B e C e polifenoli. L’unica nota da sottolineare è che l’uva nera ha un elevato contenuto di composti polifenolici e in particolare di antociani. Questo non toglie che entrambe siano dotate di proprietà ricostituenti e antiossidanti. I suoi composti bioattivi sono in grado di combattere i radicali liberi responsabili del deterioramento dei tessuti e del DNA. Inoltre, il suo contenuto di acqua e fibre permette di purificare l’intestino ed il fegato. Ragion per cui in tempi antichi era un uso comune che greci e romani facessero la cura dell’uva.
L’uva è anche un valido alleato della salute del nostro cuore e vediamo perché…
Un recente studio sperimentale su una particolare varietà di uva nera, svolto da un gruppo di ricercatori del CREA e in collaborazione con l’Università di Bari hanno dimostrato che l’uva fa bene al cuore. Lo studio si è svolto inserendo nella dieta di 30 soggetti sani una determinata quantità di uva. Osservando come questa potesse contribuire a diminuire l’insorgenza di malattie cardiovascolari.
Lo studio ha evidenziato come un assunzione prolungata di uva non abbia rilevato aumento della glicemia del sangue nè del profilo lipidico. Ma la cosa sorprendente è stata notare come l’assunzione prolungata di uva abbia avuto un effetto anticoagulante. Quest’ultimo comporterebbe una riduzione della possibilità di formazioni di possibili trombi e nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.
In medio stat virtus: essendo un po’ zuccherina, l’uva bianca o nera andrebbe consumata con parsimonia. Ad ogni modo la sua composizione la rende un valido alleato della salute del nostro cuore e non solo.
Basta solo 1 grappolo d’uva al giorno!
(dose raccomandata nelle linee guida per una sana alimentazione https://www.crea.gov.it/web/alimenti-e-nutrizione)
Fonti:
–http://www.fruttanellescuole.gov.it/alunni/frutta-e-verdura-dalla-a-alla-z/uva