Scopriamo insieme gli infusi e le loro proprietà, dalle foglie alle tazze.
Ed ora che il vero primo freddo si affaccia e che le giornate sempre più corte fanno da cornice alle nostre attività, arrivati a metà pomeriggio o a fine cena non ci resta che pensare a tisane, infusi e acqua calda.
Ma cosa si intende con infuso? E’ il momento di curiosare un po’.
L’infuso sembra una parola magica che profuma di incantesimi ed Harry Potter, altro non è che un metodo per estrarre le particolari proprietà di foglie, fiori e parti erbacee. Si ricorre a questo metodo quando il principio da estrarre è poco stabile ed è termolabile (vuol dire che al contatto con il calore si rovina o sia altera).
In sostanza la tecnica per far avvenire l’infuso consiste nel versare acqua bollente nella preparazione di fiori, foglie o parte erbacce, fallo riposare dai 5 ai 15 minuti, filtrarlo e berlo caldo o a temperatura ambiente.
Pensandoci bene mi potresti dire che è la stessa procedura utilizzata per il tè!
Tisane, infusi e acqua calda: la verità
Ed invece, no. La corretta procedura nella preparazione del tè prevede che l’acqua non raggiunga la temperatura di 100°, quindi non deve bollire ed essere aggiunta nella tazza in cui c’è il filtrino. Questa accortezza è fondamentale, poiché l’acqua bollente e quindi la sua alta temperatura andrebbero a cuocere le foglie del tè distruggendo i suoi componenti e gli aromi propri di questa fantastica bevanda.
Il mio consiglio, nonché buona norma nella preparazione del tè, è quello di portare l’acqua ad ebollizione, lasciare raffreddare per 30 – 60 secondi in modo da farle raggiungere la temperatura ottimale per poi versarla nella tazza.
E a te piace più il tè o l’infuso?